PROGETTO “PROFESSIONE ASCOLTO”

PARROCCHIA BEATA VERGINE MARIA ASSUNTA

Raccolta in corso
Obiettivo:
600,00 €
Raccolto *:
1.010,00 €
Donazioni:
12

* L’importo delle donazioni raccolte non si aggiorna automaticamente ma a seguito delle verifiche effettuate dalla Fondazione.

Raggiungimento obiettivo

168%
Anche se è stato raggiunto l'obiettivo del progetto, puoi continuare a donare.

Il progetto

Gli ultimi due anni sono stati molto importanti per conoscere il territorio dell’Unità Pastorale di Santa Maria di Acqualunga, in cui il Centro di Ascolto sta prendendo vita. Grazie all’attivazione del progetto Osservatorio Rosa, è stato possibile entrare nelle realtà dei paesi che compongono la nostra UP e approfondire le problematiche presenti, in modo da essere sempre più riferimento per la popolazione e per le Istituzioni.
Facendo un bilancio di tali problematiche, è stato possibile sottolineare come in alcuni paesi, ad esempio Frascarolo, ci sono tante persone sole che hanno fatto ricorso allo sportello di ascolto, non solo figure femminili seguite dall’Osservatorio Rosa, ma anche diversi uomini, con fragilità e difficoltà differenti.
Da qui è nata l’idea di non limitare la presenza della psicologa che collabora ormai da alcuni anni con la nostra realtà e che coordina l’ambito più delicato dell’Osservatorio Rosa ma di cercare di rendere sempre più attento e professionale il servizio di ascolto offerto alle persone delle parrocchie appartenenti all’Unità Pastorale di Acqualunga.
I problemi che vengono condivisi dai nostri utenti, non sono solo e strettamente economici/organizzativi o di mancanza di lavoro, negli ultimi anni sono aumentate le persone che si rivolgono al Centro condividendo fragilità e fatiche più profonde, segnate da solitudine e timori, anche a seguito della pandemia di Covid che ha costretto molte di loro ad un isolamento generale.
Osservando e cogliendo questa necessità e vedendo la ancora acerba formazione dei nostri volontari nell’affrontare alcune tipologie di difficoltà, avere un supporto e una supervisione sul campo di una professionista dell’ascolto consentirebbe di aiutare i volontari a far propri alcuni strumenti e poter sempre più procedere in autonomia, ma anche offrirebbe un servizio più completo e competente alle persone che si rivolgono al Centro.

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