Fondazione Martinetti Lega del Bene – Tutta un’altra vacanza

Ente promotore: Fondazione Martinetti Lega del Bene O.n.l.u.s.

Comunità coinvolta: Pavia e provincia

Bando: II 2020

Settore d’intervento: prevenzione del disagio giovanile

Importo stanziato dalla Fondazione: 18.000 Euro

La Fondazione “Martinetti Lega del Bene” è un’Opera che gestisce a Pavia diverse Comunità educative residenziali per minori.

Queste comunità accolgono, su richiesta dei Servizi socio-assistenziali del territorio e per decreto del Tribunale competente, giovani, maschi e femmine, italiani e stranieri, inseriti nei diversi appartamenti secondo l’età, compresa tra i 6 e i 13 anni.

«Il nostro scopo, la nostra utopia, – ci dicono dalla Fondazione – è diventare inutili; far sì che i giovani d’oggi, a noi affidati, non diventino i genitori disagiati di domani. Vogliamo spezzare questo circolo vizioso».

Cercare un riscatto, la maglia che non tiene, l’oltranza: ecco gli obiettivi che la Fondazione Comunitaria ha da sempre condiviso con la “Martinetti Lega del Bene”, finanziando vari progetti che le sono stati presentati, grazie ai fondi territoriali messi a disposizione da Fondazione Cariplo.

L’ultimo, in ordine di tempo, si intitola “Andrà tutto bene” e ha avuto anche il sostegno, pari al 10% del finanziamento stanziato, del Rotary Club “Pavia Minerva”.
Eravamo nel 2020, in piena pandemia, e l’emergenza educativa, la prevenzione del disagio giovanile si facevano stringenti. Una risposta, secondo lo “stile” della “Martinetti”, era di continuare a organizzare per i suoi ospiti momenti di vacanza al mare e sulle colline dell’Oltrepò pavese.

 

Ma partiamo dall’inizio.

La “Comunità Educativa Residenziale per Minori” è un luogo dove spesso si manifesta una pluralità di esigenze di tutela e, come tale, costituisce uno dei nodi nevralgici su cui porre attenzione per realizzare un sistema che risponda ai bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza in modo effettivo ed efficace. Le ragioni che portano all’allontanamento dei minori vanno dalle difficoltà educative della famiglia di origine, legate a uno stato precario di salute psico-fisica, ai traumi di bambini e ragazzi vittime di abusi o maltrattamenti oppure entrati nel circuito penale, fino ad arrivare ai ragazzi che sfuggono da guerre e povertà, giungendo nel nostro Paese privi di adulti di riferimento (Minori Stranieri Non Accompagnati) e in condizioni di particolare fragilità.

Per i bambini e i ragazzi ospiti delle Comunità educative residenziali della Fondazione “Martinetti Lega del Bene Onlus” il lockdown per la pandemia Covid-19, con la chiusura delle scuole, l’impossibilità di stare con i pari e di incontrare i propri familiari negli spazi neutri e in altri luoghi indicati nei decreti dai competenti Tribunali, hanno rappresentato una cesura rilevante nella loro vita: tale evento, che si è sovrapposto a una situazione già di per sé dolorosa (il trauma dell’allontanamento dal contesto familiare e sociale), ha attivato ulteriore sofferenza, condizione che tentano di affrontare mettendo in campo risorse in termini di resilienza.

Il progetto da noi sostenuto è nato, pertanto, dall’esigenza, non procrastinabile, di quei bambini, bambine e adolescenti di riappropriarsi di spazi di gioco, di relazioni, di attività del tempo libero.

Strutturare il periodo estivo, libero dalla didattica a distanza, in attività ludico-ricreative, sportive, culturali, ha significato proporre ai minori ospiti delle Comunità spazi e tempi a loro dedicati come occasioni di crescita personale, per socializzare e per instaurare relazioni amicali autentiche e profonde, nonché sperimentare la relazione con l’educatore anche in nuove forme rispetto a quelle offerte dalla quotidianità routinaria, specie dopo il periodo di “chiusura forzata”.

Del resto, nel progetto comunitario della Fondazione “Martinetti Lega del Bene Onlus” assume centralità la sfida contro le disuguaglianze, data la necessità di porre in essere un intervento educativo e di protezione che possa fornire risposte adeguate a ogni specifica esigenza di crescita e di tutela, valorizzando le differenze, non per marcarle, ma per garantire a tutti quei bambini e ragazzi l’eguaglianza sostanziale dei diritti e delle forme di tutela rispetto ai loro coetanei.

La centralità della persona, di ogni singolo ragazzo che viene inserito nelle Comunità educative, è l’anima delle scelte della “Martinetti”. Il Sistema Preventivo assunto come linea guida, oltre che come metodo educativo, riconosce che in ciascuno c’è “un punto accessibile al bene”, a scommettere su ciascuno, individuando, anche in un vissuto problematico, delle potenzialità di cambiamento su cui investire risorse che permettano di sperimentare le proprie attitudini e capacità e di aumentare l’autostima.

Pertanto, nel rispetto delle disposizioni ministeriali riferite alla pandemia in atto, la Fondazione “Martinetti” persegue alcuni obiettivi specifici: stimolare i minori a un uso attivo e proficuo del tempo libero, proponendo attività ludico-ricreative, culturali e sportive appropriate e ricercando sul territorio eventuali risorse per incentivare la loro socializzazione; offrire spazi e ambienti di accoglienza, in cui svolgere le diverse attività, funzionali a esprimere le proprie esigenze e i propri bisogni educativi; favorire lo sviluppo delle capacità e delle potenzialità di ciascun minore attraverso la scelta degli ambienti più funzionali ai bisogni specifici; partecipare a specifiche attività che aiutino i minori, gradualmente ma costantemente, a superare eventuali difficoltà e blocchi emotivi per incrementarne il livello di autostima; stimolare i minori all’accrescimento della propria autonomia personale, anche rendendo funzionali a tale scopo i periodi di vacanza.

Viene vissuta come priorità della Fondazione “Martinetti” offrire a bambini e ragazzi, altrimenti privi di mezzi, opportunità ed esperienze formative (nel rispetto delle prescrizioni in vigore per la tutela della salute) che permettano loro di continuare un percorso educativo, individuando attività e ambienti di inserimento extrascolastico e del tempo libero rispondenti a bisogni specifici (come ad esempio l’ippoterapia), ma non sempre proponibili a causa dei costi economici.

Il Consiglio di amministrazione, di durata quinquennale, quale organo politico, assume un ruolo di indirizzo sia per quanto attiene agli aspetti gestionali, sia per quanto attiene alle finalità proprie dell’ente. È composto da 7 membri, compreso il presidente: 2 consiglieri nominati dal sindaco del Comune di Pavia, 1 consigliere dal presidente della Provincia di Pavia, 2 consiglieri dall’Assemblea dei soci benefattori, infine, 1 posto in Consiglio spetta, tramite convenzione, a una rappresentante dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice a cui è affidata la gestione e la responsabilità educativa dell’Opera.

Le educatrici religiose residenti in Fondazione operano in complementarietà di ruoli e funzioni con gli educatori laici.

A oggi sono state accreditate 4 Comunità educative residenziali per minori (dai 5 ai 18 anni), 2 maschili e 2 femminili, e 2 alloggi per l’autonomia per quei giovani, provenienti dalle Comunità educative della Fondazione, che necessitano di essere ulteriormente accompagnati verso un’autonomia adulta.

Oltre alle Comunità educative residenziali e agli alloggi per l’autonomia, è attivo, da diversi anni, il servizio di Spazio Neutro, interno alla Fondazione, per quei minori che possono incontrare i familiari solo in forma protetta: in questo modo è possibile monitorare le attese, l’incontro e le loro reazioni senza correre il rischio di disperdere le risorse. Il servizio è aperto anche al territorio.

L’ente ha attivato nel tempo convenzioni con diversi atenei (Università “Cattolica del Sacro Cuore” di Milano, Università “Statale Bicocca” di Milano, la Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” di Roma) per l’accoglienza di studenti che svolgono tirocini presso le Comunità educative residenziali.

Inoltre, ha avviato progetti di Servizio Civile Universale col Dipartimento delle Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Servizio Civile Comunale col Comune di Pavia, per l’accoglienza di operatori volontari per un’esperienza formativa della durata di 12 mesi.

Grazie ai contributi della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, in questi anni, oltre all’organizzazione del tempo libero, sono stati avviati progetti di inserimento lavorativo (“Autonomia generativa”, “Passi di futuro”…) dei giovai (dai 16 anni in poi) mediante lo strumento dei tirocini extrascolastici, al fine di maturare le competenze di base in contesti lavorativi, con l’opportunità di ricevere borse lavoro per poter accantonare una disponibilità economica funzionale all’uscita dal percorso comunitario e a muovere i primi passi in autonomia.

Di fatto queste esperienze hanno permesso un approccio costruttivo tra ragazzi e datori di lavoro, sfociato in vere e proprie assunzioni con regolari contratti (apprendistato o alternanza scuola-lavoro).

«Da oltre 100 anni – commenta Andrea Albergati, presidente della “Martinetti Lega del Bene” – la Fondazione accoglie, educa e valorizza giovani e bambini con difficoltà familiari. Questo grazie all’intervento di diverse istituzioni come la Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia che, supportandoci quotidianamente, consentono ai nostri bambini e giovani di costruire una vita gratificante che valorizzi appieno le loro potenzialità. Tale missione ci impegna oggi come 100 anni fa ed è un patrimonio a disposizione della città e di tutto il territorio».

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