Associazione Amici del Teatro Cagnoni di Vigevano – Il Teatro si presenta alla Città: storie e personaggi per conoscere Vigevano

Ente promotore: Associazione Amici del Teatro Cagnoni E.T.S.

Comunità coinvolta: Vigevano

Bando: III 2023

Settore d’intervento: progetti per la promozione di attività culturali

Importo stanziato dalla Fondazione: 6.000 Euro

 

Un progetto per un anniversario, anzi, per aumentare l’offerta culturale di una città. Qualcosa in più di una semplice ricorrenza ovvero la volontà di darle senso, riempirla di significato e, naturalmente, non fare in modo che passasse inosservata.

Siamo nel 2023. Un importante teatro della nostra provincia, il “Cagnoni” di Vigevano, compie 150 anni. Un’occasione. Soprattutto per gli Amici del Teatro Cagnoni, associazione che, dalla sua fondazione, nel 1999, non ha mai smesso di rendere gli spettatori protagonisti di incontri, dibattiti, eventi, con un’attenzione particolare ai più giovani (tra parentesi, ha portato avanti anche il restauro dell’orologio della platea e del sipario L’assedio di Vigevano opera del pittore G.B. Garberini).

Un’occasione che si concretizza in un progetto da realizzare anche grazie al contributo della Fondazione della Comunità della Provincia di Pavia alla quale viene sottoposto e così descritto, circa un anno fa, dalla presidente Valeria Silvia Francese: “La proposta progettuale nasce dalla volontà di promuovere la diffusione e la conoscenza del teatro come monumento storico e artistico della città di Vigevano e non solo come contenitore di eventi. Il teatro Civico “A. Cagnoni”, che nel 2023 celebra i 150 anni di vita, ha senza dubbio molte storie da raccontare che porteranno il turista o il curioso a scoprire il passato di Vigevano dalla fine dell’Ottocento a tutto (o quasi) il XX secolo. Punto di partenza del progetto sono le famiglie nobili o della nuova borghesia che, con la loro filantropia e l’amore per la città, resero possibile la costruzione del teatro, diventandone palchettisti”.

Il nostro Consiglio di Amministrazione ha accolto l’idea, l’ha studiata nei minimi particolari e l’ha co-finanziata, all’interno del III Bando 2023, dedicato alla “promozione di attività culturali”, con una somma di 6.000 euro, grazie ai fondi territoriali messi a disposizione da Fondazione Cariplo.

Sulla pagina Facebook degli Amici del Teatro venivano forniti ulteriori dettagli: “Per il 150° anniversario dall’inaugurazione del “Cagnoni”, l’Associazione Amici del Teatro vuole far uscire il teatro in città. Tramite visite guidate con guide professioniste, percorsi visitabili in autonomia e il sito web, potrai ascoltare e leggere la storia del teatro attraverso i racconti dei suoi palchettisti, toccando altri luoghi cittadini significativi per la frizzante Vigevano di fine ’800. Si tratta di un progetto aperto a tutti: ai Vigevanesi che vogliono scoprire nuove storie, ai turisti più curiosi ma anche a coloro che non si sono mai avvicinati a questo mondo. Le attività saranno gratuite proprio per invitare tutti a compiere questo viaggio con noi!”.

Il fatto che l’iniziativa fosse rivolta a un pubblico allargato, che si ponesse l’obiettivo di promuovere l’attività teatrale al di fuori del consueto recinto e che venissero coinvolte le giovani generazioni, ha giocato un ruolo importante per la decisione finale di “fare nostro” il progetto. Che, infatti, si è concretizzato da luglio a dicembre del 2023.

La proposta, del resto, nasceva da una analisi di quanto varie istituzioni culturali e turistiche, a livello nazionale e internazionale, propongono ai propri visitatori ma anche dall’esperienza dell’associazione, maturata negli anni. Le attività esaminate avevano tutte una caratteristica in comune: fare sentire gli utenti parte di una storia. Diverse sono le modalità e i livelli di tecnologia usati, ma il punto centrale rimane quello di raccontare storie che possono essere intriganti, in alcuni casi anche divertenti. E il “Cagnoni” aveva e ha, senza dubbio, molte storie da narrare che portano il turista o il “passante” a scoprire le vicende di Vigevano e del suo recente passato. Punto di avvio, come già detto, sono le famiglie nobili dei palchettisti (Costa, Bonacossa, Crespi, Roncalli, Rocca Saporiti, Basletta, Negrone) che, per il ruolo ricoperto nella comunità, furono anche promotrici di altre istituzioni, e diedero alla città esponenti della vita politica, sociale e artistica. Raccontare i loro trascorsi significa raccontare la storia di Vigevano.

Grazie a queste connessioni il teatro ha dato l’avvio a percorsi turistici, storici e culturali, per un nuovo modo di conoscere la “capitale” della Lomellina e, al contempo, per onorare gli uomini e le donne che in 150 anni hanno creduto nel valore della cultura e della filantropia.

Così è stato declinando il progetto in varie fasi: l’avvio e la raccolta dei materiali; l’ideazione degli itinerari turistici; la stesura dei testi per il piano di comunicazione; la produzione di podcast e il loro lancio sulle piattaforme di riferimento; l’organizzazione di visite guidate; l’installazione di QR code; l’uso del web e degli strumenti digitali per la pubblicità; il coinvolgimento delle locali associazioni di volontariato.

Adesso dal “Cagnoni” partono e lì arrivano nuove strade: la mappa è stata disegnata. Conoscendo la storia di una istituzione culturale, i Vigevanesi, in realtà, conoscono loro stessi.

Lunga vita, teatro “Cagnoni”!

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