Arci Pavia A.P.S. – Arte urbana e inclusione sociale: per una pedagogia della Bellezza

Ente promotore: Associazione Ricreativa Culturale Italiana – Sezione di Pavia

Comunità coinvolta: Pavia, Landriano, Linarolo, Varzi, Torre d’Isola

Bando: III 2023

Settore d’intervento: progetti per la promozione di attività culturali

Importo stanziato dalla Fondazione: 4.500 Euro

 

Realizzare azioni diversificate e diffuse sul territorio di Pavia e provincia, allo scopo di educare lo sguardo “pubblico”, della cittadinanza, alla bellezza che è essenzialmente fatta di diversità: è questo l’obiettivo del progetto “Arte urbana e inclusione sociale: per una pedagogia della Bellezza”, presentato alla nostra Fondazione da Arci Pavia all’interno del III Bando del 2023 che aveva come ambito la “promozione di attività culturali”.

Una proposta che abbiamo accolto e co-finanziato con un contributo di 4.500 Euro grazie ai fondi territoriali messi a disposizione da Fondazione Cariplo.

«Le azioni previste partiranno sempre dal “basso”, – spiegava Clelia Garante, presidente della sezione pavese di Arci (Associazione Ricreativa Culturale Italiana), costituita nel 2006 – ossia dall’offerta di attività artistiche inclusive e accessibili a tutte le abilità, corpi, esperienze e storie personali. Tali attività verranno realizzate in spazi cittadini legati all’arte e al mondo dell’aggregazione socio-culturale (circoli Arci, musei) e in spazi naturali legati alle tematiche del rispetto ambientale (parchi e fattorie didattiche)».

L’idea è di fare tesoro delle esperienze compiute nei vari laboratori, concludendo il percorso (che si sviluppa da settembre del 2023 a settembre 2024) con eventi (spettacoli, mostre, performance) aperti a tutti.

Lo scopo è avvicinare alle risorse culturali, artistiche e naturali del territorio sia nuovi target sociali, sia nuovi partecipanti e volontari per le future progettualità.

Ma come si sta articolando, in sintesi, questa offerta così ampia; questa “occasione”?

Intanto, oltre ad Arci, ci sono altri due “attori” coinvolti, che formano la rete progettuale: Antigone A.P.S. e Anffas.

Le attività programmate sono il laboratorio integrato di “Teatro Sociale” (nel periodo tra settembre dello scorso anno e giugno), denominato “Satellitiazione” in capo ad Antigone A.P.S.; il laboratorio fotografico condotto da Arci e il laboratorio di pittura o arte terapia di cui si occupa Anffas.

A chi sono rivolti i laboratori? In primis sono dedicati a soggetti a rischio di emarginazione che diventano così promotori di eventi culturali e festivi, di bellezza e aggregazione sociale. Del resto, “I Satelliti” è la compagnia di “Teatro Sociale” condotta da Antigone A.P.S., nata nel 2011 dalla collaborazione con Anffas Onlus Pavia e, dal 2021, con Arci Pavia, composta da utenti con disabilità, educatori e giovani volontari. Il laboratorio è uno spazio aperto, in crescita continua, un luogo di legami intensi, di creatività e di accoglienza. Il gruppo si ritrova settimanalmente presso gli spazi di quartiere (prima nella periferia Ovest di Pavia e, dallo scorso anno, negli spazi del Circolo Arci “A. Grassi”) rappresentando un presidio attivo di integrazione socio-culturale e artistica, aperto a diversamente abili e non solo.

Il laboratorio stesso porta questo nome poiché è nato con l’apertura di un servizio pionieristico di Anffas Pavia, “Casa Satellite”, espressamente orientato all’autonomia personale e abitativa dei suoi ospiti. I destinatari principali dell’azione teatrale sono gli attori direttamente coinvolti e, con loro, gli educatori, i familiari, i volontari, gli altri compagni, il quartiere, la gente e le istituzioni di riferimento (Comune, teatri cittadini).

“Nell’ottica di educare il cittadino alla bellezza della diversità – abbiamo letto nella presentazione del progetto – e di promuoverne la diffusione non solo in centro città, ma soprattutto laddove spesso non vi sono centri di aggregazione sociale e culturale, il progetto “Arte urbana e inclusione sociale: per una pedagogia della Bellezza” propone accanto al laboratorio di teatro sociale, la realizzazione di due workshop di pittura e fotografia”.

Questi due workshop e il laboratorio teatrale sono condotti da esperti e sono rivolti ai “Satelliti”, che si trovano a usare altri linguaggi artistici e a condividerli attivamente con il pubblico, sperimentando e dando vita a nuovi incontri ed esperienze.

Sfruttando la capillarità e la diffusione dei Circoli Arci nelle periferie della città e in provincia (quartiere Mirabello di Pavia, Landriano, Linarolo, Varzi), la rete, con le altre associazioni e le istituzioni, svolge tali incontri in vari spazi della cultura.

Insomma, se volessimo riassumere, in poche parole, il significato di quella “pedagogia della bellezza”, potremmo affidarci al senso del progetto: contrastare le condizioni di fragilità e di svantaggio della persona al fine di intervenire sui fenomeni di marginalità e di esclusione sociale, attraverso lo sviluppo e il rafforzamento di legami da promuovere all’interno di aree urbane o extraurbane disgregate o disagiate.

Ecco perché l’abbiamo condiviso, l’abbiamo fatto nostro e l’abbiamo sostenuto. E oggi ve lo abbiamo raccontato in una “Storia di Comunità”.

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