Un documento di sintesi per progettare la cultura

Pavia. S’intitola “Linee di indirizzo per lo sviluppo di progetti in partnership nell’ambito del settore culturale in provincia di Pavia” ed è il primo Quaderno pubblicato dalla Fondazione della Comunità della Provincia di Pavia. Dedicato alla cultura, è stato presentato giovedì 21 marzo presso gli Horti del Collegio Borromeo. Si tratta del Documento di sintesi del percorso di coprogrammazione culturale proposto dalla Fondazione, svoltosi da novembre 2023 a febbraio 2024 e facilitato da Marco Cau di Pares. Un testo che fa sintesi del lavoro messo in campo da 41 partecipanti appartenenti a 34 organizzazioni del territorio che si occupano, a vario titolo, di iniziative culturali.

Alla presentazione, moderata da Matteo Colombo, sono intervenuti Giancarlo Albini, presidente della Fondazione della Comunità, Marco Cau, agente di sviluppo locale della Cooperativa Pares, che ha coordinato il percorso di coprogrammazione e Michele Andreoletti dell’Area Arte e Cultura di Fondazione Cariplo. In sala erano presenti Anna Tripepi, direttrice della Fondazione, con la collaboratrice Simona Marin, Renata Crotti, consigliere della Fondazione, Carla Torselli, già membro del CCB di Cariplo, oltre a vari rappresentanti delle istituzioni locali tra i quali il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli e il sindaco di Broni Antonio Riviezzi.

Giancarlo Albini e Marco Cau

Michele Andreoletti

Albini, in apertura, ha rimarcato l’obiettivo primario che sta a cuore alla Fondazione ovvero «il contrasto alle disuguaglianze di accesso alla cultura». E ha sottolineato di tenere conto, anche per la programmazione della futura attività erogativa della Fondazione, delle indicazioni contenute nel Quaderno, dei vari filoni tematici e delle proposte progettuali elaborate come esercitazioni. Infine, ha lanciato una provocazione: «La politica e il territorio si impegnino a candidare Pavia e la sua provincia a capitale della cultura 2030: la Fondazione farà la sua parte e supporterà questa candidatura».

Ha preso quindi la parola Cau che ha raccontato in sintesi come si è svolto il percorso di coprogrammazione all’interno del quale le associazioni sono state invitate a lavorare insieme creando progetti pur slegati dalla possibilità di ricevere risorse. Due gli esiti dei quattro incontri che hanno avuto luogo: «L’insieme delle linee di indirizzo consegnate alla Fondazione e il processo, cioè il lavoro dei partecipanti, la condivisione delle loro conoscenze».

Ha poi presentato 6 progetti elaborati durante il percorso, raccontati da 6 partecipanti: Elisa Lupo di “Calypso APS” per “CollArte. Collisioni artistiche per l’inclusione sociale”; Maria Piccio del CSV Lombardia Sud per i “Laboratori diffusi e permanenti. Benessere individuale e sociale attraverso l’arte e la cultura”; Talitha Maggiori della cooperativa sociale “Gli Aironi” per “L’hub che non c’era. Dalla mappatura degli spazi da rigenerare al primo progetto pilota”; Beppe Cagnoni di “Ci siamo anche noi” per “Appavia”; Andrea Vaccari della Fondazione “Frate Sole” per “Fame di spazi e fame di cultura. Una rete museale cittadina”; Valeria Cecchetto di “Oltre Confine Onlus” per “Pavia Capitale della Cultura 2030. Una visione comune”.

Le conclusioni sono spettate ad Andreoletti che ha esposto in modo esaustivo l’attività del 2024 di Fondazione Cariplo nell’area della cultura, elencando i progetti sostenuti, le delibere, le linee di mandato. E invitando anche la provincia di Pavia a sottoporre a Cariplo nuove progettualità alla ricerca di un co-finanziamento.

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