Si chiude un anno in cui la Fondazione ha cambiato passo, ha favorito relazioni, ha costruito “reti”

Il Natale è alle porte. E un altro anno sta per concludersi. Così, mentre vi rivolgiamo i migliori auguri di buone feste, ringraziandovi per l’attenzione con la quale ci seguite di settimana in settimana, volgiamo lo sguardo sulla strada percorsa e su ciò che abbiamo fatto negli ultimi 12 mesi.

Non è la volontà di tracciare un bilancio (non solo) ma di pensare al futuro e alle sfide che ci attendono, con rinnovato impegno, passione, creatività, cura per l’altro.

Nel 2023 la parola “comunità” è stata più che mai al centro dei nostri discorsi e delle nostre iniziative.

La sede della Fondazione è diventata, ancora più che in passato, una vera “Casa di Comunità” in cui tante persone si sono incontrate. Hanno abitato uno spazio speciale, si sono messe in dialogo, hanno condiviso idee e progetti. In pratica, hanno davvero “fatto rete”.

La sede della Fondazione, vera e propria “Casa di Comunità”

 

Rappresentanti di associazioni, amministrazioni, parrocchie, gruppi, volontari… sono stati più partecipi, più coinvolti e questo non può che regalarci un’autentica soddisfazione.

Era il nostro desiderio; sarà ancora il nostro obiettivo per il 2024.

Come spesso ripete il presidente Giancarlo Albini, «la Fondazione della Comunità della Provincia di Pavia non si occupa di finanza né di capitale finanziario bensì di capitale sociale, senza il quale quello finanziario e fisico rischiano di perdere significato. Il modello della Fondazione è partecipativo, punta cioè a coinvolgere il territorio nel trovare una quota delle risorse per realizzare quei progetti che aspirano ai co-finanziamenti che mettiamo a Bando, stimolando la creazione di reti territoriali.»

Giancarlo Albini

 

Il richiamo è a un modello di “welfare partecipativo” e come non ricordare, d’altro canto, il richiamo che viene invece dal presidente di Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone, a un “welfare di precisione” che si occupa cioè di farsi carico, in modo mirato e senza disperdere le risorse, dei bisogni reali della comunità.

La Fondazione pavese ha seguito entrambi i paradigmi e basterebbero alcuni esempi per evidenziarlo.

Nell’Area Servizi alla Persona, per la prima volta, si è parlato di co-progettazione e di condivisione delle risposte alle necessità dei vari territori. Sono state finanziate, infatti, due importanti progettualità, grazie al contributo di Fondazione Cariplo e della Fondazione Peppino Vismara: il progetto “Strada facendo” e il progetto “Passo dopo passo”.

I beneficiari sono famiglie con minori a rischio di esclusione sociale.

Ma il concetto di “comunità” nel 2023 è stato declinato in modo innovativo anche nell’Area Cultura per offrire a tutti le stesse opportunità di crescita e per cementare la coesione sociale. Giovedì 16 novembre, presso gli Horti del collegio Borromeo, ha preso il via il percorso di coprogrammazione in ambito culturale, promosso dalla Fondazione di Comunità della Provincia di Pavia e accompagnato dalla cooperativa interdisciplinare “Pares”: 4 incontri, 1 al mese, da novembre 2023 a febbraio 2024 (16 novembre, 14 dicembre, 18 gennaio, 1 febbraio), per definire e sviluppare collaborazioni e imparare a costruire “reti”. Il percorso fa seguito a “Sguardi sulla cultura”, il laboratorio organizzato giovedì 4 maggio, in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato Lombardia Sud, e l’apertura, il 25 maggio scorso, della “Call cultura” che si è chiusa il 29 giugno.

Quindi non solo co-finanziamenti sui nostri Bandi tradizionali (che pure continueremo a pubblicare anche il prossimo anno) ma più corresponsione. A iniziare dai nostri donatori.

Non è un caso che pochi mesi fa abbiamo ottenuto dall’Istituto Italiano della Donazione il marchio di qualità “Donare con fiducia” e siamo entrati in “Io dono sicuro”, il database composto soltanto da organizzazioni certificate (la conferenza stampa di presentazione si è svolta il 14 settembre).

I donatori possono così affidarsi a noi contando su un’ulteriore garanzia e sulla storia più che ventennale di un ente che fa conoscere le sue scelte e le sue proposte filantropiche.

Circa un anno fa, l’8 gennaio 2023, il presidente Albini, in un’intervista rilasciata alla Provincia Pavese, auspicava: “Non solo Bandi, bisogna attivare progetti”. E vedeva nel futuro della Fondazione un ruolo efficace di costruttrice proprio di reti e di relazioni.

Molto, in questo senso, è stato fatto. E molto lo dobbiamo a voi che ci avete resi coprotagonisti dei vostri progetti.

Continueremo così anche nei prossimi 12 mesi, avendo a cuore ogni giorno la nostra bella comunità della provincia di Pavia.

Intanto, buone feste.

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