Parrocchia di Pieve del Cairo – Osservatorio rosa: uno sguardo dedicato al femminile

Ente promotore: Parrocchia della Beata Vergine della Consolazione in Pieve del Cairo

Comunità coinvolta: Unità Pastorale di Santa Maria di Acqualunga e territorio della provincia di Pavia

Bando: IV 2021

Settore d’intervento: assistenza sociale

Importo stanziato dalla Fondazione: 6.000 Euro

 

Il IV Bando del 2021, pubblicato dalla nostra Fondazione, finanziava progetti di utilità sociale al fine di creare e incrementare i servizi alla comunità anche sul fenomeno della violenza di genere. Un tema che ci ha da sempre coinvolti basti pensare che in quello stesso anno, all’interno dei cosiddetti “progetti emblematici”, è stata sostenuta l’associazione pavese “LiberaMente”, Centro Antiviolenza attivo a Pavia da un quarto di secolo che eroga gratuitamente servizi specialistici, con l’obiettivo di aiutare le donne e i loro figli minori in difficoltà a causa di abusi, violenze e maltrattamenti.

Con i fondi territoriali messi a disposizione da Fondazione Cariplo abbiamo invece condiviso e aiutato a crescere l’iniziativa della Parrocchia della Beata Vergine della Consolazione di Pieve del Cairo, retta da don Luca Discacciati, dal titolo “Osservatorio rosa: uno sguardo dedicato al femminile”, che coinvolge le varie anime dell’Unità Pastorale di Santa Maria di Acqualunga.

Sono questi, in sintesi, soltanto alcuni esempi del nostro impegno concreto a favore delle donne in difficoltà.

Don Luca Discacciati

È proprio il parroco, don Discacciati, a raccontare di che si tratta: «L’Unità Pastorale di Santa Maria di Acqualunga è composta da 9 parrocchie dislocate nel territorio lomellino sulla riva sinistra del Po. Ciò che caratterizza la nostra Unità Pastorale non è tanto il numero di persone che la compongono (circa 5000 abitanti), ma il fatto che i paesi che vi appartengono sono al confine tra Lombardia e Piemonte, a 50 km di distanza da Pavia e a 40 km da Vigevano. Questo comporta alcune fatiche legate all’accesso di servizi di ascolto e cura che sono presenti nelle città più grandi, cui molte persone con fragilità o problemi di origine diversa non riescono ad accedere. Molte sono donne, madri, mogli, alla ricerca di lavoro o sostegno per difficoltà di carattere familiare o personale. Da qui nasce l’idea di ampliare lo Sportello Caritas già esistente e creare un servizio itinerante di ascolto e consulenza che possa raggiungere tutti i paesi che compongono l’Unità Pastorale, con una particolare attenzione alla figura femminile, per poter essere concretamente un punto di riferimento utile e per indirizzare e far conoscere i servizi già presenti e fruibili sul territorio vigevanese e pavese».

“Osservatorio rosa” è dunque un progetto pilota che costruisce una rete di intervento per ascoltare e comprendere le reali necessità delle persone. E poi per connetterle ai servizi già esistenti, spesso non conosciuti in periferia, attraverso una nuova modalità di interazione e comunicazione con tali Centri.

Lo Sportello di ascolto e consulenza diventa così un ponte per poter aiutare le donne che vi si rivolgono a ricevere ascolto, accoglienza, ma anche aiuto concreto per affrontare le situazioni critiche che stanno vivendo.

Il servizio è itinerante, con orari diversi e sedi legate agli spazi messi a disposizione dalle singole parrocchie, oltre alla Parrocchia della Beata Vergine della Consolazione di Pieve del Cairo: la Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo di Suardi, la Parrocchia di San Giovanni Battista di Mezzana Bigli (dove si trova il Centro Caritas di riferimento per l’Unità pastorale) e la Parrocchia della Beata Vergine Assunta di Frascarolo.

Attivando questo servizio come ampliamento dello Sportello di ascolto del Centro Caritas già esistente è stato possibile integrare il nuovo progetto in una rete strutturata di collaborazioni, ad esempio con lo Sportello lavoro dell’associazione ACLI, la Protezione civile, le altre sedi Caritas presenti sul territorio. Infine è stata potenziata una comunicazione diretta e costante con i Servizi Sociali e le Amministrazioni comunali dei paesi appartenenti all’Unità Pastorale.

Lo Sportello è gestito da personale professionalmente preparato e in grado di coordinare la rete di collaborazioni e i volontari.

Nello specifico, gli obiettivi del progetto riguardano la strutturazione di momenti di consulenza individuale o familiare, il sostegno di carattere psicologico, la ricerca lavorativa e la consulenza per le giovani donne.

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