Opera Don Guanella “La Pallavicina” – Fermarsi non si può

Ente promotore: Opera Don Guanella “La Pallavicina”

Comunità coinvolta: Voghera

Bando: II 2020

Settore d’intervento: assistenza sociale e inserimento lavorativo, prevenzione del disagio giovanile

Importo stanziato dalla Fondazione: 12.000 Euro

 

L’emergenza sanitaria causata dal Covid, che dal febbraio del 2020 ha cambiato, di fatto, le nostre abitudini, non sembra attenuarsi. Anzi, a oggi, 2 dicembre 2021, purtroppo i contagi sono ritornati a crescere.

La Fondazione Comunitaria opera, in prima linea, a sostegno delle fasce più deboli che hanno bisogno di essere tutelate. L’ha fatto fin da subito, con l’apertura del Fondo straordinario “Emergenza Coronavirus”, e continua tuttora a tenere alta l’attenzione e la cura a difesa della popolazione.

In particolare, nello scorso anno sono stati tanti i progetti che ha co-finanziato – grazie ai fondi territoriali messi a disposizione da Fondazione Cariplo – per dare una risposta immediata a chi si è trovato a fronteggiare una situazione critica senza avere mezzi sufficienti a disposizione.

Oggi, mentre la cronaca ci invita caldamente a non abbassare la guardia nei confronti di un virus capace di continue mutazioni, vi raccontiamo una straordinaria gara di solidarietà che abbiamo avviato e portato a termine con successo a difesa di persone fragili, disabili, alcune non autosufficienti. Stiamo parlando degli ospiti della comunità “La Pallavicina”, appartenente all’Opera “Don Guanella”, che sorge a Campoferro, frazione di Voghera.

Il legale rappresentante del Centro, Fernando Giuseppe Giudici, e la referente dei progetti, Elisa Rimotti, lo scorso anno condivisero con la Fondazione un progetto chiamato “Fermarsi non si può”.

Eh già… perché, nonostante il dilagare della pandemia, le persone che vivevano e vivono alla “Pallavicina” non potevano certo fermarsi: dovevano continuare a vivere, a crescere, a interagire tra loro, così come le loro famiglie e gli operatori avevano il diritto di essere tutelati.

Il bisogno primario era di acquistare le attrezzature necessarie per garantire il loro benessere: attrezzature mediche, sanitarie, per la sanificazione, dispositivi di protezione individuale.

Il contributo della Fondazione non si è fatto attendere ed è stato di 12.000 euro.

L’Opera “Don Guanella”, intanto, ci parla della sua attività: «Siamo una comunità educativa per la promozione delle persone in condizione di disabilità e di disagio psichico. Il nostro impegno nel campo della disabilità e del disagio psichico ha la sua ragione più profonda in una chiamata di Dio, che ci rende partecipi, in gradi diversi, del carisma di don Guanella e ci chiede di continuare l’opera in favore delle persone in difficoltà. Pertanto il nostro servizio educativo, riabilitativo e assistenziale è via di evangelizzazione e costituisce il nostro contributo specifico alla missione della Chiesa nella comunità locale. Con uno specifico sistema di vita ed educazione».

Don Luigi Guanella (1842-1915), originario di Campodolcino, visse con i poveri, mostrando attenzione particolare alle persone emarginate che servì ed educò con un suo proprio stile.

«Nel compiere la nostra missione caritativa ed educativa, – scrivono i responsabili della “Pallavicina” – vogliamo seguire le orme di don Luigi Guanella e incarnare nell’oggi il suo sistema preventivo di educazione che egli ci presenta con queste espressioni cariche di significato e di forza profetica: “È quel metodo di carità, di uso, di convenienza, mercé il quale i superiori circondano con affetto paterno i propri dipendenti ed i fratelli attorniano di sollecitudine i propri fratelli, perché nei lavori della giornata a nessuno incolga male di sorta e nel cammino della vita tutti approdino a meta felice”».

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