“Moruzzi road, beyond a road” – Quando gli abitanti si riappropriano della città

Ente promotore: Università degli Studi di Pavia

Comunità coinvolta: Pavia

Bando: VI 2020

Settore d’intervento: ambiente, territorio e innovazione digitale

Importo stanziato dalla Fondazione: 14.900 Euro

Una via che è molto di più di una via. Uno spazio per i cittadini che è stato recuperato dai cittadini. Un modello di coesione sociale e di capacità di fare rete che mette al centro la comunità. Tutto questo è “Moruzzi road, beyond a road”, il progetto che l’Università di Pavia, capofila di un nutrito gruppo di altri “attori”, ha condiviso con la Fondazione Comunitaria, costruendolo dal basso, insieme alla gente.

«Ci siamo posti obiettivi ambiziosi e quindi l’input e il sostegno della Fondazione si stanno rivelando decisivi. – afferma Ioanni Delsante, docente di Composizione architettonica e Urbana e referente del progetto – Sono particolarmente soddisfatto di due elementi: vedere crescere il progetto attraverso l’impegno di volontari e quelli che io chiamo “cittadini attivi”, e vedere finalmente i bambini “ri-appropriarsi” di un luogo a disposizione ma sotto-utilizzato. Credo che stiamo intercettando un bisogno reale e che i risultati migliori matureranno nel corso del tempo».

Per renderci conto di come le buone idee siano diventate realtà, siamo andati sul posto, proprio lì, in via Moruzzi. E si è squadernata davanti ai nostri occhi la meraviglia.
Prima di lasciare spazio al racconto, venite con noi.

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(Video girato e montato da: Federico Modesti)

Il progetto “Moruzzi Road, beyond a road”, sviluppato in partnership fra Dipartimento DICAR (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura) dell’Università di Pavia (capofila), Comune di Pavia e Associazione “Moruzzi Road”, vuole restituire alla città via Moruzzi (ex raccordo) e le aree verdi limitrofe, accrescendo la consapevolezza ambientale ed ecologica dei luoghi attraverso un percorso partecipato di co-progettazione.

Le finalità dei promotori sono state condivise dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione e il finanziamento è stato erogato all’interno del VI Bando 2020 “Ambiente, Territorio e Innovazione digitale”, che contava sui fondi territoriali messi a disposizione da Fondazione Cariplo e sui fondi messi a disposizione da “Pavia Acque”. Un Bando innovativo per promuovere interventi di prevenzione e riduzione dei rischi ambientali; favorire le azioni di contrasto del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti; incentivare nei giovani, attraverso la scuola e presso la cittadinanza, comportamenti responsabili a livello di usi e consumi dell’acqua e, contemporaneamente, del suo valore come bene.

Ma andiamo con ordine.

La rigenerazione dell’ambito che gravita intorno a via Moruzzi è stata avviata nel 2016 con una pista ciclabile; ora “Moruzzi Road, beyond a road” ha deciso di ri-attivare i luoghi attraverso azioni che coinvolgano attivamente gli abitanti della zona e, in particolare, i giovani e i bambini delle scuole.
Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Comunitaria (14.900 Euro), insieme al Comune di Pavia (attraverso il Settore Urbanistica) e al Dipartimento DICAR (5.000 Euro ciascuno).
Ma c’è un aspetto che rende questa “storia di comunità” emblematica: una campagna di crowdfunding civico ha consentito di raccogliere quasi 3.000 Euro grazie a tante persone e imprese, tra cui ASM, McDonald’s, Saser e MaxUP.
Numerosi anche gli sponsor tecnici che si sono prestati a supportare l’idea, tra cui Carboni Centro Copie e Viridea. Il CSV (Centro di Servizio per il Volontariato) Lombardia Sud si è occupato della comunicazione e ha inserito il progetto nell’agenda della Trama dei Diritti.

«“Moruzzi Road” nasce verso la fine del 2014 con le prime giornate Ecoday. – aggiunge Giuseppe Giacalone, presidente dell’associazione “Moruzzi Road” – A quel tempo l’area si trovava in un fortissimo stato di degrado non solo fisico ma anche sociale. Essere riusciti ad avere il supporto della Fondazione Comunitaria ci ha consentito di proseguire: siamo nel pieno delle nostre attività e lo dimostrano le numerose presenze agli eventi che si sono organizzati, dalla raccolta di rifiuti, alla campagna di finanziamento civico, ai workshop realizzativi che hanno visto una grande partecipazione, in totale quasi 300 persone che si sono impegnate e rese attive: questo mi rende orgoglioso e pieno di speranza per il futuro».

Il piano di lavoro – sviluppato all’interno del laboratorio di ricerca AUDe del Dipartimento DICAR dell’Università da un team composto da Nazila Salehnia (progetto e coordinamento), Riccardo Bellati, Melissa Monastra, con la supervisione del professor Delsante – è cresciuto, nella sua fase di start-up, anche attraverso la creazione di sinergie sul territorio con numerosi stakeholders. Ad esempio, gli studenti e i docenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Volta” di Pavia svilupperanno attività artistiche proprio sulla Moruzzi, mentre la Casa del Giovane collaborerà, attraverso la sua falegnameria, alla produzione di elementi modulari di arredo urbano che verranno poi assemblati in loco dai volontari.

«Il Dipartimento conosce e apprezza le attività della Fondazione, e questo progetto rappresenta l’occasione più recente di collaborazione. – sottolinea Alessandro Reali, professore ordinario e Direttore del Dipartimento DICAR – “Moruzzi Road” è particolarmente importante perché situato in città e perché coinvolge studenti e ricercatori in attività di grande impatto per la collettività. Mi auguro che l’iniziativa abbia pieno successo e possa ispirare forme di collaborazione innovativa tra stakeholders».

Da quando è stato ammesso al finanziamento (Aprile 2021) il programma, nonostante le difficoltà poste dalle restrizioni pandemiche, ha portato avanti azioni concrete e tangibili sul territorio, e in particolare sono stati organizzati:
– una serie di workshop partecipativi (Maggio 2021) che sono serviti a comunicare il progetto e nei quali i residenti hanno contribuito allo sviluppo della bozza iniziale;
– una giornata Ecoday aperta alla cittadinanza, che ha visto la partecipazione di 70 volontari che hanno contribuito a raccolte di materiali inquinanti e rifiuti abbandonati sulla Moruzzi e nelle sue immediate vicinanze;
– una serie di eventi in Università (Giugno-Luglio 2021), aperti al pubblico, con gli studenti del corso di Architettura e Composizione Architettonica 1 (con i professori Ioanni Delsante, Diego Torriani, Nazila Salehnia) che hanno immaginato la via Moruzzi nel 2050 anche in relazione ai cambiamenti climatici, e ipotizzato alcune funzioni eco-sostenibili, legate all’economia circolare, sulla via e nelle aree limitrofe;
– due workshop partecipativi e di co-produzione per un totale di 5 giorni (27-29 Agosto, 11-12 Settembre) dedicati alla colorazione e decorazione dell’asfalto secondo un disegno che evoca (in chiave pedagogica) il sistema solare: una griglia flessibile e adattabile nel tempo che includerà giochi e percorsi per bambini e stimolerà la cura e l’utilizzo più sostenibile del luogo;
– varie attività artistiche organizzate dall’Istituto “Volta”, con gli studenti e le studentesse delle professoresse Ada Eva Verbena e Chiara Albertini, che contribuiranno ad abbellire la strada offrendo anche spunti di riflessione sul rapporto tra uomo e natura, e che proseguiranno nell’autunno.

D’altra parte la via Moruzzi appare già un luogo diverso, anche nella testa di chi la frequenta. Basta verificare sul campo come gli abitanti abbiano accolto la trasformazione: un nuovo spazio pubblico a misura di bambino, nel quale giocare e divertirsi imparando. Per questo sono già stati disegnati sulla pavimentazione 10 giochi per bambini, che includono la prima “campana” disegnata da Giacalone nel lontano 2016.

Infine, non va dimenticato il dialogo costruttivo con l’Amministrazione Comunale e l’unità coordinata da Giovanni Biolzi con il supporto di Valentina Dalmanzio, che mira ad accrescere le funzioni e le opportunità sulla via ma anche nelle aree limitrofe, e che potrà consentire successivi ampliamenti e sviluppi dell’idea iniziale.

«Il processo di riappropriazione dei luoghi è un processo lento, soprattutto quando si propone di mettere insieme pubblico e privato, istituzioni e aziende. – conclude Massimiliano Koch, Assessore con delega all’Urbanistica del Comune di Pavia – È quello che sta accadendo con “Moruzzi Road, beyond a road”, risultato di una collaborazione virtuosa tra le risorse della città a conferma che, se adeguatamente ingaggiati e sostenuti, i cittadini possono diventare un potente motore per la rigenerazione urbana. L’entusiasmo crescente intorno alla riappropriazione di via Moruzzi ha motivato l’Amministrazione ad aggiungere un altro importante contributo di risorse pubbliche da destinare alla creazione del nuovo Parco Moruzzi».

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