Con Tatto Donna – Ripartiamo

Ente promotore: Associazione Con Tatto Donna

Comunità coinvolta: Vigevano e Lomellina

Bando: II 2020

Settore d’intervento: assistenza sociale, inserimento lavorativo, prevenzione del disagio giovanile

Importo stanziato dalla Fondazione: 5.000 Euro

 

Giovedì 25 novembre sarà la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne. Un’occasione per la Fondazione Comunitaria per lanciare un messaggio, tra i tanti, di civiltà e di rispetto.

Noi siamo dalla parte delle donne vittime di soprusi.
Condividiamo il loro dramma.
Ci impegniamo per difenderle e per dare a loro voce.

Non è un caso che la “Storia di comunità” di questa settimana racconti di un progetto che abbiamo sostenuto, grazie ai fondi territoriali di Fondazione Cariplo, e che garantisce un supporto alle donne a rischio di esclusione sociale. Una definizione abusata, e anche un po’ grigia e un po’ fredda, che, in realtà, si traduce in un gesto carico di umanità: guardare negli occhi le donne vittime di violenza e dire: «Non siete sole. Siamo con voi».

Lo fa, da anni, un’associazione che ha sede a Vigevano e che si è affibbiata un nome dolcissimo: Con Tatto Donna. È proprio questo gruppo di volontari che si è rivolto alla Fondazione e che noi abbiamo accolto, ascoltato, aiutato.
Con Tatto Donna è nata dal desiderio di un gruppo di professionisti (psicologi, avvocati, logopedisti, infermieri, assistenti sociali, educatori…) di rispondere a una richiesta crescente di supporto alle troppe donne che ogni giorno sono vittime di violenze e abusi.

Nel 2020, all’interno del II Bando pubblicato, l’ente ha proposto al Consiglio di Amministrazione della Fondazione una richiesta di contributo che non abbiamo fatto cadere nel vuoto.

«Parliamo di un progetto – ha spiegato il presidente di Con Tatto Donna Raffaele Parolisi – che promuove l’emergere di richieste di aiuto da parte delle famiglie e intende costruire una rete capace di sostenere le donne. Il nostro obiettivo è costruire una cultura della legalità e della parità tra i sessi. Come? In questo caso attraverso l’avviamento di laboratori gratuiti per imparare le tecniche di lavorazione dei tessuti, dei filati, dei colori, dei generi alimentari; acquisendo i concetti di riciclo, risparmio, riuso».

Con Tatto Donna ha in programma per la prossima settimana una serie di iniziative di sensibilizzazione.

Le informazioni scaturite dagli ultimi sondaggi evidenziano che la violenza sulle Donne è in forte aumento, ma la percentuale di donne che denunciano di essere state vittime di violenza, sia essa psichica o fisica, è molto bassa.
Abusi, maltrattamenti, menomazioni, fino all’assassinio, avvengono nella maggior parte dei casi all’interno delle famiglie, cioè dentro le mura domestiche, vale a dire nel luogo dove si concretizzano le più intense e ravvicinate relazioni. In Italia i dati forniti dal Ministero delle Pari Opportunità dicono che circa la metà delle donne tra i 14 e i 59 anni ha subito molestie di natura sessuale. In questo contesto l’associazione si pone l’obiettivo di accogliere e sostenere tutte le donne che sono o che potenzialmente potrebbero essere a rischio di violenza.
La cronaca ci racconta ogni giorno le storie di donne uccise. Sono fatti su cui dobbiamo riflettere per capire che cosa ci sia di malato in questo Paese che si pensa moderno perché passa la vita sui social ma evidentemente non si è allontanato mai abbastanza dalla “cultura” del delitto d’onore, se pur abrogato nel 1981. Occorrono nuove leggi? Probabile. Ma prima ancora occorre che cambi il modo di pensare. Ci vorrà molto tempo, purtroppo. Bisognerà che di questi temi si parli nelle scuole, nelle case, che si muova la politica, che gli intellettuali prendano posizione. Bisognerà che diventi priorità di tutti, non solo una questione giuridica.

Ma c’è di più. Con Tatto Donna ha raddoppiato il proprio servizio durante l’emergenza da Covid-19.
«Nel corso dell’emergenza sanitaria – concludono dall’associazione – abbiamo sostenuto molte famiglie che si erano rivolte a noi per necessità alimentari; grazie all’aiuto dei vigevanesi, alla generosità di Carrefour, del Coordinamento Volontariato Vigevano, alla disponibilità di Croce Rossa e Croce Verde che hanno anche consegnato a domicilio i pacchi alimentari, e agli Alpini che hanno fornito pasti caldi, tante famiglie hanno disposto di aiuti concreti e importanti».

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