Casa Benedetta Cambiagio – Se il futuro è digitale

Ente promotore: Casa Benedetta Cambiagio O.n.l.u.s.

Comunità coinvolta: Pavia e provincia

Bando: II 2020

Settore d’intervento: assistenza sociale, inserimento lavorativo, prevenzione del disagio giovanile

Importo stanziato dalla Fondazione: 8.000 Euro

Nuove aule informatiche e strumenti digitali che, anche in tempo di pandemia, non facciano sentire esclusi. Anzi, che offrano la possibilità di restare in rete e in comunicazione con il mondo. Ecco il senso di un progetto che la Fondazione Comunitaria ha co-finanziato nel 2020 grazie ai fondi territoriali messi a disposizione da Fondazione Cariplo.

L’ente che ha raccolto i frutti, tangibili, di questa cooperazione è la Casa Benedetta Cambiagio di Pavia che svolge un’attività educativa, preventiva e riparatoria del disagio, a favore di minori e di giovani maltrattati o a rischio di devianza e di donne con figli vittime di violenze o abusi.

Una comunità ben conosciuta in città che rappresenta un servizio socio-educativo che integra o sostituisce temporaneamente la famiglia, offrendo una casa e relazioni stabili che consentono di crescere ed elaborare progetti per il futuro. La sua mission, del resto, segue precisi indirizzi: integrare la guida che viene dal passato con la direzione da seguire nel presente; offrire ai bisogni del territorio una risposta competente, strutturata e collaborativa; operare in una rete di servizi costituita da soggetti istituzionali e non, in un’ottica di “solidarietà diffusa” e di apertura all’esterno.

Ma quel tipo di solidarietà ha bisogno di aiuto, di condivisione. Come è accaduto in piena emergenza sanitaria da Covid quando ci siamo in parte fatti carico della “Didattica innovativa e del rinnovamento e ampliamento della disponibilità digitale” all’interno della Casa. Ciò ha consentito alla struttura, che sorge in via San Giovanni in Borgo, non lontano dal Collegio Borromeo, di inaugurare in modalità telematica le nuove aule informatiche e, grazie alla generosità di alcune educatrici, di disporre di 8 nuove postazioni – 4 nella biblioteca e 4 nell’aula preposta – completamente attrezzate.

 

(L’aula pc della biblioteca e l’aula pc al piano terra)

Quelle postazioni sono state utili per svolgere la didattica a distanza e per continuare, seppure da remoto, il dialogo con i genitori da parte di alcune ospiti. Un tablet, per esempio, che rientrava nella nuova dotazione, è stato il mezzo con il quale una giovane, ricoverata in ospedale per sottoporsi a un intervento chirurgico (quindi, di fatto, isolata da tutti) è riuscita a non perdere il contatto con l’esterno.

Insomma: il futuro è qui. A portata digitale. Anche se la struttura affonda le sue radici nella storia.

Siamo nel 1826 quando, per innovativa intuizione di Santa Benedetta Cambiagio, nasce questo Centro di accoglienza per bambine e giovani donne in situazione di abbandono, di maltrattamento o di emarginazione, per educarle, crescerle, istruirle, prepararle alla vita con la ricchezza di valori umani e religiosi. Successivamente l’Istituzione, già riconosciuta Ente Morale nel 1968, ha ottenuto dalla Regione Lombardia il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato. Dal 1998 è iscritta all’anagrafe Onlus. In pratica, la Casa è in possesso di tutti i requisiti strutturali, gestionali ed educativi richiesti dal Piano Socio-Sanitario e dalle recenti disposizioni regionali, regolarmente controllati dall’ATS locale.

La gestione della comunità è affidata, per le rispettive funzioni, alla direttrice, suor Béathe Ntakirutimana, alla direttrice del Settore Educativo, Daniela Naita e al Consiglio di Amministrazione, nominato dal vescovo di Pavia, costituito da 1 presidente che è Paolo Bresciani e da 6 consiglieri.

I posti di accoglienza sono 35 e l’età di ingresso è compresa fra 10 e 17 anni.

Attualmente la Casa si articola in diverse strutture educative: 2 comunità educative per minori (“Gabbiane” e “Frassinello”), 2 alloggi per l’autonomia per neo maggiorenni (“Fiordaliso” e “Genziane”), 3 alloggi per mamme e figli (“Faro”, “Girasoli” e “Rondini”), 1 alloggio esterno per l’autonomia avanzata per maggiorenni (“Stella”).

(Le residenze “Frassinello”, “Genziane” e “Rondini”)

I servizi offerti sono tanti: corsi di italiano e di alfabetizzazione interni ed esterni, laboratori di pittura, scultura in creta, lavori manuali come cucito e bricolage, cineforum, corsi di teatro, gruppi di lettura, laboratori di cucina etnica e regionale, attività ricreative e culturali esterne come soggiorni in località di villeggiatura, visite a città d’arte e a mostre. Casa Cambiagio è inoltre sede riconosciuta per tirocini universitari e di servizio civile universale.

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